4 ottobre 2020 – 27a domenica t. ord.

Is 5,1-7 / Fil 4,6-9 / Mt 21,33-43

C’era un uomo che… piantò una vigna (Mt 21,33)

Il vangelo di questa domenica ci propone la parabola dei vignaioli.

Quanto è drammaticamente vero: a volte anche noi ci comportiamo come i vignaioli della parabola! Abbiamo ricevuto il mondo (splendido) in cui viviamo, la vita, le cose che si stanno attorno e, invece di ringraziare il Signore che ce lo ha donato e rimboccarci le maniche, passiamo il tempo a cacciare Dio dalle nostre vite come se tutto ci fosse dovuto.

È triste vedere quanto il Signore, sconsolato, chieda ai suoi stessi carnefici cosa fare, come agire, come comportarsi. E la risposta è tragica: bisogna punire, uccidere, vendicarsi. Non sanno che stanno parlando di loro stessi.

No, non farà così, il Maestro. Morirà piuttosto di uccidere. Si lascerà travolgere.

Stiamo attenti a noi stessi, vigiliamo per non abituarci alla salvezza, per non credere che tutto ci sia dovuto.

Viviamo ogni giorno come un dono, come qualcosa che non ci è dovuto.

Sappiamo ringraziare di tutto ciò che abbiamo invece di passare il tempo a lamentarci per ciò che non abbiamo. E… occupiamoci con garbo e serietà della vigna in cui abbiamo la fortuna di lavorare! (Paolo Curtaz, 2014).

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