Amici sin da bambini, finite le superiori, le nostre strade si erano allontanate e per anni non avevamo saputo quasi nulla l’uno dell’altro.
Ci siamo ritrovati al funerale di suo padre: io missionario in terre povere, senza passato né futuro se non i bisogni degli altri, lui sistemato e fiero dei suoi viaggi in tutto il mondo, già in pensione, lontano dai figli e separato dalla moglie, con un cane a cui accudire. Dov’era il rivoluzionario, il sognatore di un tempo? Una volta mi aveva scritto che avevo sbagliato tutto. Ma una frase stavolta lo ha tradito: «La tua serena libertà mi disorienta e mi mette in crisi!».
C. A. – Olanda