11 luglio 2021 – 15a domenica Tempo Ordinario

Am 7,12-15 / Ef 1,3-14 / Mc 6,7-13

Partiti, proclamarono che la gente si convertisse (Mc 6,12)

Il brano evangelico di questa domenica è un riassunto dell’attività di Gesù e ci fa conoscere le consegne che egli dà ai Dodici, quando comincia ad inviarli.

Marco ha già detto che Gesù aveva scelto gli apostoli tra i discepoli “perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demoni” (Mc 3,13-19). Per Gesù, la comunione con Lui precede e nutre la missione: non si può annunciare ciò che non si vive.

I Dodici l’hanno accompagnato da un certo tempo, hanno ascoltato i suoi insegnamenti, hanno vissuto con Lui una vita comune, fatta di ascolto, di compassione, di attenzione alle persone ed anche di sudore, di polvere, di fame e di sete. Ora devono lanciarsi anche loro predicando la conversione e offrendo la “buona notizia”, e non solo a parole. Soprattutto con i loro atteggiamenti di attenzione, di pazienza, di ascolto e di condivisione. Ed essi vanno, staccati da tutto. La loro testimonianza nasce da una fede che si manifesta nella semplicità, nella libertà da preoccupazioni e dalla nostalgia degli affetti.

I Dodici vanno come inviati per iniziativa di Dio predicando la conversione. Lo fanno innanzitutto con la testimonianza della vita: essi hanno lasciato tutto e hanno trovato il senso dell’esistenza in Gesù. Così chi ascolta il loro annuncio può trovare in Gesù il “tutto” che dà senso nuovo a tutto. Obiettivo della missione, infatti, è proporre la persona di Gesù e i suoi gesti di liberazione.

Lo sappiamo: la conversione è l’atteggiamento quotidiano di ogni cristiano: fare di Gesù il “punto” di partenza e di arrivo di ogni nostra azione: che tutta la nostra vita sia “rivolta” a Gesù. Solo “per Te” Gesù, facciamo ogni nostra azione!

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