Nella nostra parrocchia, ogni due domeniche del mese, c’è l’usanza di offrire un pranzo per i poveri della città. Anche i miei genitori hanno dato la loro disponibilità ad aiutare nel servizio. Vedendoli tornare a casa sempre contenti e sentendoli raccontare le amicizie nate con altre famiglie italiane e straniere, qualche volta sono andata anch’io con loro insieme ad altri bambini. Lì alla mensa un uomo della Russia ci ha detto che, purtroppo, spesso il cibo arriva un po’ freddo, ma che quando ci siamo noi portiamo un sorriso che riscalda il cuore, e che si respira aria di famiglia. Un italiano che ha famiglia, caduto in miseria perché disoccupato, si è sentito a proprio agio e libero di confidare le proprie sofferenze.
Questa azione è una vera esperienza del “date e vi sarà dato”. Davide e Matteo, che erano venuti con me, hanno capito di essere dei bambini fortunati ad avere tutto quello che hanno. Li ho sentiti dire che è bello poter donare a chi non ha, con amore e col sorriso. Sì, è vero: c’è più gioia nel dare che nel ricevere.

Stefania- Italia