Ho conosciuto Franco sui gradini della chiesa dove passo prima di andare all’università. Quella è la sua casa e la piazza è il suo mondo. Un giorno mi accorgo che ha le scarpe molto consumate e i calzini a brandelli.

Entrata in chiesa, il pensiero di come aiutare Franco diventa preghiera rivolta a Gesù. Come studentessa fuori sede ho ben poco nel portafogli, ma almeno un paio di calzini riesco a comprarlo. In un negozio ne scelgo un paio e via, da Franco.

Al solito posto, lo trovo sorridente: qualcuno gli ha portato un paio di scarpe e ne è fiero. Prende i calzini e, commosso, li bacia. Certe gioie sono indescrivibili.

L. – Italia