26 giugno 2022 – XIII domenica del Tempo Ordinario

Ti seguirò dovunque tu vada (Lc 9,57)

Con questa domenica entriamo nella parte centrale del vangelo di Luca, che viene definita comunemente dagli studiosi come “racconto del viaggio”. Descrive il cammino di Gesù verso Gerusalemme, il luogo della sua passione morte e resurrezione. Luca vuole farci conoscere, in questo capitolo, la volontà di Gesù di compiere fino in fondo la missione affidatagli dal Padre e nello stesso tempo descrive il cammino formativo di chi vuole seguire il Maestro.

Cristo, con i suoi amici, deve attraversare la Samaria e i samaritani non lo vogliono accogliere: Gesù non ne fa un problema e continua il viaggio. Il gruppo si imbatte in un tale che si dichiara disponibile a seguire Gesù, ovunque egli andrà. Luca mette in secondo piano le informazioni su quell’uomo e sull’esito dell’incontro, in modo che la nostra attenzione si concentri sull’insegnamento di Gesù. La risposta del Maestro si presenta come una massima sapienziale: “Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo”. Qui è Gesù a scegliere i suoi discepoli. E in queste parole emerge una chiara consapevolezza circa la natura del nostro essere discepoli: ogni discepolo è un chiamato a condividere la condizione precaria di chi non ha neppure una pietra su cui posare il capo e può contare solo sulla Provvidenza del Padre.

Siamo dei “chiamati”: riconoscenti, disponibili e pronti. Spesso invece a noi, che abbiamo la fortuna di essere “nati” cristiani, questo pensiero non viene in mente. Lo diamo per scontato.

Grazie, Signore, perché mi chiami a far parte dei tuoi seguaci.

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