3 luglio 2022 – XIV domenica del Tempo Ordinario

È vicino a voi il regno di Dio (Lc 10,9)

La fede cristiana è essenzialmente missionaria. Ogni cristiano in forza del battesimo è chiamato a testimoniare con la vita la propria fedeltà al vangelo “sulle orme del Maestro”. Egli, dicono gli Atti degli Apostoli (10,35) “passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui”. Il Vangelo, di questa domenica, ci ricorda che tale missione è rivolta soprattutto ai deboli e agli emarginati di ogni luogo e di ogni tempo: malati, poveri, peccatori, uomini e donne oppressi dal male. Gesù indica lo stile della missione: “li inviò a due a due” e “davanti a sé in ogni città e luogo in cui stava per recarsi” (v 1).

Il Maestro poi accorda il primato alla preghiera a sostegno dei missionari, inviati ad una messe che è “molta”. Poi giunge l’imperativo “andate”: essi incontreranno difficoltà e ostilità, ma non saranno abbandonati da Dio. Essi ancora sono invitati ad abbandonare tutto ciò che è superfluo per lo svolgimento della missione. I missionari sono mandati anzitutto a portare la pace, la promessa cioè di vita e comunione con Dio; quella vita e comunione che ora sono raggiungibili grazie alla salvezza donata da Gesù. Laddove i missionari saranno accolti, a loro verrà richiesto di condividere la mensa e di guarire i malati annunciando la vicinanza del regno di Dio.

Questa espressione ci dice che l’amore stesso di Dio si è fatto visibile e io lo posso sperimentare, incontrare. Allora è bello pensare che seguendo il Signore si può diventare segno vivente della misericordia di Dio. Incontrato da Gesù, piano piano, assumo il suo stile di incontro con ogni persona che mi passa accanto. E la mia vicinanza, che è amore, mostrerà il regno di Dio.

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