10 luglio 2022 – XV domenica del Tempo Ordinario

Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai (Lc 10,28)

L’amore di cui parla il vangelo odierno non conosce limiti e non discrimina nessuno, perché sgorga direttamente dal cuore di Dio. Al dottore della Legge, che desidera ereditare la vita eterna, Gesù risponde additando la via dell’amore a Dio e al prossimo. Se amare Dio significa sostanzialmente obbedire alla sua Parola con tutto il cuore e con tutta l’anima (come dirà la prima lettura di questa domenica), amare il prossimo significa farsi vicino e avere cura dell’altro, chiunque egli sia. Non dobbiamo infatti dimenticare che i primi ad essere stati amati, indipendentemente dai nostri meriti, siamo proprio noi.

Alla domanda del dottore della Legge, Gesù risponde con un’altra domanda “Che cosa sta scritto nella Legge, come leggi?”. E lui risponde con esattezza: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il prossimo tuo come te stesso”. L’amore prescritto dalla Legge richiede un coinvolgimento totale della persona, sia nei confronti di Dio, che nei confronti del prossimo. Gesù riconosce la bontà della risposta e lo invita a metterla in pratica: “Hai risposto bene, fa’ questo è vivrai”.

È bello pensare che Dio si è fatto vicino a noi e noi siamo invitati a rispondere a Lui con amore, unica realtà che conduce alla vita. E il modo concreto per amare Dio è amare il prossimo. Per Luca infatti vi è un unico comandamento verso Dio e il prossimo, che per l’evangelista è ogni uomo che mi passa accanto. Farsi prossimo  è pagare di persona, offrire se stesso, accettare di donare tempo, denaro, fare senza contraccambio o riconoscimenti. Proviamo!

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