20 novembre 2022 – Solennità di Cristo Re
Oggi con me sarai nel paradiso (Lc 23,43)
La solennità di Cristo Re dell’universo coincide con la conclusione dell’anno liturgico. Di domenica in domenica durante tutto l’anno abbiamo rivissuto tutta la vita di Gesù. Oggi, la Parola ci invita finalmente a contemplare il Signore, Re dell’universo, come colui che porta a compimento la storia, riconciliando gli uomini con Dio.
E Gesù ristabilisce la comunione tra Dio e l’umanità dall’alto della croce. Morendo in croce, Gesù, centro della storia, non esercita la propria regalità in maniera trionfalistica, ma attraverso il dono totale di sé per la salvezza dell’umanità.
Il brano evangelico descrive gli ultimi interminabili istanti della vita terrena di Gesù. Sebbene inchiodato alla croce, tra le sofferenze del supplizio e l’ironia dei presenti, il Figlio di Dio rimane obbediente e nell’amore fino alla fine.
Luca, e solo lui, mette accanto a Gesù in croce la figura del buon ladrone. Alle bestemmie del primo malfattore, Luca fa corrispondere il rimprovero del secondo: “Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi giustamente…. egli invece non ha fatto nulla di male” e conclude con una preghiera, affidandosi alla sua misericordia nel momento supremo della morte. La risposta di Gesù è solenne (comincia “in verità ti dico”) e sorprendente perché anticipa la realizzazione della speranza nell’“oggi” stesso della morte. La salvezza promessa da Gesù consiste nell’essere con Lui: la vera beatitudine, il paradiso, è questa comunione profonda, nella vita come nella morte.
Capiamo qui l’importanza di “allenarsi” quotidianamente alla comunione con Gesù. Lui si dona a noi in mille modi: nella sua Parola, nei Sacramenti in particolare nell’Eucaristia e nei fratelli: chiediamo al Signore il suo Spirito perché ci aiuti a riconoscere e ad accogliere Gesù nel quotidiano.