27 novembre 2022 – I domenica di Avvento

Tenetevi pronti (Mt 24,44)

Il tempo di Avvento segna l’inizio di un periodo di attesa nel quale siamo invitati ad assumere un atteggiamento di vigilanza. Questo è necessario per non perdere nessuno dei frutti che la nascita del Figlio di Dio porterà all’umanità e a ciascuno.

Il vangelo di questa domenica ci mette in guardia da quella trascuratezza che determina uno stile di vita superficiale. Per questo ci invita ad essere attenti, a vegliare. Perché vegliare? Innanzitutto per pregare: l’anima è invitata a farsi attenta a Dio che parla. La persona che prega è come una lampada tranquilla che arde e illumina nella notte. Dio le parla, la consola, la rischiara, la nutre.

Vegliare per attendere, per orientarci e ri-orientarci verso il giorno dell’incontro. Si veglia per vivere l’attesa. Vegliare ancora per resistere, non venir meno: il cristiano è un lottatore e un resistente. Infine vegliare per amare. Perché se Gesù ci invita a tenersi pronti non è solo per resistere al male, ma per amare. Chi ama veglia: il cristiano veglia nell’attesa amorosa di Dio. L’amore ci fa tendere verso il nostro Signore. Allora la parola di Dio diventa in noi e per noi “come una lampada che brilla in un luogo oscuro, finché non spunti il giorno e sorga nei vostri cuori la stella del mattino” (2Pt 1,19).

Lo sappiamo: il rischio più grosso è quello di vivere giorno dopo giorno come se nulla fosse. Immersi nel grigiore, incapaci di cogliere gli indizi di ciò che sta per accadere. E allora “siate pronti”, cioè non fatevi cogliere di sorpresa. Possiamo fare nostre, in questa settimana, alcune scelte: prendere a cuore innanzitutto la nostra relazione con Dio. Aprire il nostro cuore a quella Parola che, sola, può tracciare il cammino della vita. Vivere in una solidarietà operosa per costruire un mondo più giusto all’insegna dell’equità, della condivisione e della fraternità.

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