30 aprile 2023 – IV domenica di Pasqua

Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato (Gv 10,9)

Il vangelo di questa domenica offre la rivelazione di Gesù quale pastore che ama le sue pecore e dona loro la vita in abbondanza; ed è anche la porta di accesso alla vita stessa. Di fronte alla difficoltà degli uditori di comprendere l’immagine del pastore, noi assistiamo all’esplicitazione della parabola stessa da parte di Gesù, il quale rivela come Lui sia la porta attraverso la quale le pecore potranno ottenere di essere salvate e quindi di avere la vita. Gesù, pastore bello e buono, precisa subito che nel recinto si entra e si esce attraverso la porta e non bisogna “salire” da un’altra parte. E solo chi entra nell’ovile attraverso la porta può essere considerato il pastore.

Gesù si definisce “la porta” delle pecore. È attraverso il battesimo, cioè attraverso la partecipazione alla morte e resurrezione di Cristo, che ognuno di noi appartiene alla Chiesa e diventa un figlio di Dio. Il Padre è colui che apre la porta: è lui che ci ha donato il Figlio. Ed è lo Spirito che spinge il suo popolo a radunarsi. Egli chiama le pecore “per nome”. Ed è ancora lo Spirito che spinge fuori il gregge: “Le conduce fuori”.

Gesù è la porta: Parola diventata carne, è la porta fra la terra e il cielo. La porta è dove il muro della prigione è rotto. Chi è chiuso dentro può uscire. Se non vuole uscire, brilla comunque ai suoi occhi la luce del giorno. Solo attraverso Gesù-porta, comportandoci cioè come lui, abbiamo accesso legittimo e possiamo vivere in libertà dando il meglio di noi. La salvezza non è entrare come pecore da macello, ma uscire per entrare nel Figlio, che ci dà la vita e ce la dona in abbondanza.

Gesù è la porta: attraverso di lui si accede ai pascoli della vita. Egli ci fa uscire dalla schiavitù della legge verso la libertà del Figlio, verso la terra promessa “dove scorre latte e miele”. Gesù ci dona la sua stessa vita di Figlio, rendendoci partecipi del suo rapporto di conoscenza e di amore con il Padre. Il Padre ama Gesù perché è il Figlio che dona la sua vita ai fratelli. Gesù è la nostra porta perché dona anche a noi l’unica legge di vita: quella dell’amore.

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