Il “conflitto” tra me e alcuni miei parenti era iniziato per incomprensioni reciproche via via ingranditesi, che avevano portato a una dolorosa rottura di rapporti, durata parecchi anni nonostante non fosse mancata qualche mediazione esterna.

La sofferenza maggiore mia e di mio marito consisteva nel fatto che questa situazione era in chiaro e scandaloso contrasto con la Parola di Dio che invita a lasciare l’offerta all’altare, se non si è riconciliati col fratello, e dice anche: “Misericordia io voglio e non sacrificio”.

Cosa ha sciolto, alla fine, ogni durezza, ristabilendo la concordia? La preghiera assidua da ambo le parti in conflitto, col riconoscimento dei propri limiti.

Con sorpresa di tutti, ad un certo punto, anni di lontananza si sono dissolti in pochi emozionanti minuti, in cui io e i miei abbiamo deciso di mettere una pietra sopra al passato, al di là di torti e ragioni, senza più recriminazioni, affidando tutto alla misericordia di Dio. È stato un vero momento di grazia, nel quale abbiamo sperimentato pace, voglia di ricominciare, gioia.

G.C. – Italia