28 maggio 2023 – PENTECOSTE

Ricevete lo Spirito Santo (Gv 20,22)

La Pentecoste celebra la terza Persona della Trinità: un dono che è lo stesso Spirito Santo. Il vangelo odierno narra che Gesù si manifesta ai suoi in un luogo non precisato, in cui essi sono chiusi dentro per timore dei giudei. Andati per trovare il Maestro dove pensavano che fosse (nel sepolcro), i discepoli vengono invece raggiunti da Gesù dove sono loro. Il Risorto dona la pace, compito e responsabilità della Chiesa. Gesù trasmette poi la missione, affidata dal Padre stesso: “Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi”. E come Dio alitò lo spirito di vita nel primo uomo (Genesi 2,7), così Gesù alita oggi lo Spirito nei suoi discepoli: eccoli ricreati ai fini della loro missione.

Lo Spirito è dono, ma richiede accoglienza consapevole e matura. Egli è la potenza di Dio che opera nella nostra storia e porta a compimento il disegno del Padre. È lo Spirito che ci trasforma e fa della nostra esistenza un luogo di grazia. Allora è importante per noi riconoscere la sua azione e presenza. Innanzitutto nella nostra vita, cioè lasciarci condurre da Lui come una docile creta nelle mani del vasaio (Ger 18, 2-4).

Perché è lo Spirito che ci illumina quando apriamo la Parola di Dio e ci fa intendere il senso profondo di quelle parole attraverso le quali ci guida all’incontro con il Signore risorto. È lo Spirito che ci sostiene attraverso i Sacramenti, che diventano momenti straordinari di incontro con l’amore di Dio. È lo Spirito che viene a noi attraverso coloro che vivono accanto e attraverso i fatti della vita quotidiana. È lo Spirito che ci fa scoprire con gioia ciò che accade in tutti gli uomini e le donne che cercano Dio con cuore sincero, che desiderano la giustizia e la pace, che agiscono con misericordia e spirito di solidarietà, che sono disposti a condividere e a soccorrere il loro prossimo. A noi avere “occhi buoni”, avere un “cuore desto e vigilante”.

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