19 novembre 2023 – XXXIII domenica Tempo Ordinario 

Prendi parte alla gioia del tuo padrone (Mt 25,23) 

La parabola dei talenti presenta un dramma in tre atti. Nel primo il padrone affida i suoi beni a tre servi e parte; nel secondo è descritto il comportamento dei servi durante l’assenza del padrone; nel terzo il racconto del ritorno del padrone e della resa dei conti.  

È una parabola che parla del ritorno glorioso del Risorto alla fine dei tempi e del periodo intermedio che la comunità deve utilizzare nel migliore dei modi. Non possiamo permetterci di perdere le occasioni che la vita ci offre, le responsabilità che siamo chiamati ad assumere, i compiti che ci vengono affidati.  

I vv 20-23 presentano la resa dei conti dei primi due servi, lodati come abili e fedeli amministratori e perciò ricompensati. Facendo fruttificare i talenti ricevuti, il padrone ha potuto verificare le loro capacità e la loro fedeltà e ora può affidare loro compiti più impegnativi e importanti. I primi due servi hanno svolto in maniera egregia il loro dovere, non per questo ora possono starsene con le mani in mano. Il Signore ha sempre qualche nuovo compito da affidare.  

I due servi ricevono la stessa ricompensa che non è legata alla misura della prestazione, ma all’impegno e alla fedeltà dimostrata e, alla fine, sono invitati a prendere parte alla gioia del loro padrone. Non si tratta quindi di una restituzione, ma di un’abbondante ricompensa da parte della generosità del Signore, che vuole renderci pienamente partecipi della sua vita.  

La fedeltà nelle cose quotidiane ci dona la dimora eterna. I nostri piccoli gesti di amore verso i fratelli ci fanno realizzare l’essere figli. L’amore con cui compiamo ogni azione è l’olio, che fa brillare della stessa luce del Padre. Ed Egli ci ricompensa: Egli gode e la sua gioia diventa nostra. 

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