8 dicembre 2023 – Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria 

Rallegrati, piena di grazia: il Signore è con te (Lc 1,28) 

La scena dell’annunciazione lucana che si conclude con l’“ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola”, produce in noi un forte sentimento di contrasto tra il rifiuto dell’alleanza originaria in Adamo ed Eva e l’accoglienza di Maria. La scena si apre con il viaggio, a distanza di sei mesi, dell’arcangelo Gabriele dal tempio di Gerusalemme alla casa di una giovane donna, di un piccolo paesino; dal tempio solenne ad una casa semplice; da un sacerdote, Zaccaria, ad una donna giovane, promessa sposa. Con una promessa, anzi con la garanzia che il Signore “è con lei” (1,28). Su questa certezza lei è invitata a gioire, come la figlia di Sion della tradizione profetica. È bello infatti notare che le prime parole dell’angelo sono un invito alla gioia. Perché? Perché è la piena di grazia.  

La parola grazia ha due significati. Può dire favore, perdono, amnistia; ma può significare anche bellezza, fascino, amabilità. In Maria ritroviamo questi due significati. Ella è “piena di grazia” anzitutto perché è stata “graziata”, cioè salvata gratuitamente dalla grazia di Cristo. Ma è piena di grazia anche nel senso che Dio l’ha resa splendente, senza macchia, “tutta bella”. Maria è graziata e graziosa.  

Allora se l’Immacolata è la festa della grazia e della bellezza, essa ha qualcosa di importante da dire a noi oggi. Dio ci chiama a far risplendere di nuovo davanti agli occhi del mondo l’ideale di una bellezza che è sì godimento, ma anche rispetto e senso di responsabilità di fronte a tutte le creature e al creato. E quando, tutti lo abbiamo sperimentato, siamo immersi nella bellezza siamo anche nella gioia. E alla grazia di Dio deve far seguito il grazie dell’uomo, che significa riconoscere la grazia e accettarne la gratuità: tutto è grazia! 

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