21 gennaio 202 – 3a domenica Tempo Ordinario 

E subito lasciarono le reti e lo seguirono (Mc 1,18) 

Il vangelo di oggi si apre con l’arresto di Giovanni Battista e una sintesi della missione itinerante di Gesù, che da questo momento diventa il protagonista della vicenda narrata da Marco. Al centro della narrazione odierna ci stanno i discepoli di Gesù che non sono esitanti (come il profeta Giona nella prima lettura), ma sono uomini dalla risposta incondizionata: “e subito lasciarono le reti e lo seguirono”. Anche qui l’inizio è totalmente nelle mani di Dio, che si fa vicino a loro in Gesù. E quei pescatori sono votati poi a conquistare a Dio uomini, a strapparli dal male e dal mare delle banalità e delle preoccupazioni per introdurli nel Regno di Dio.  

Gesù è colui che cammina, vede, parla e chiama. È lui ad incontrare e a chiamare le due coppie di fratelli. Li invita ad un duplice movimento: seguire lui (che implica un lasciare), per assumere la responsabilità di pescatori di uomini. Erano pescatori: categoria modesta che procurava il cibo, un bene di prima necessità e godeva di buona reputazione. Gesù ha compreso lo spirito che anima questi uomini. E inizia a chiamare: quel giorno loro, adesso tutti noi. Li invita ad un cambiamento di vita a partire dai poveri; a seguire la sua persona e il vangelo del Regno di Dio per diventare pescatori di uomini, cioè continuatori della sua missione.  

La chiamata di Gesù è per diventare discepoli, per seguire, andare dietro a lui. È lui che chiama e, aderendo a lui, si rimane sempre discepoli. Proviamo a guardare alla nostra vita a partire dal nostro “incontro” con Gesù: la nostra fede, infatti, è adesione totale al Dio che salva e che si manifesta nella parola e nella persona di Gesù. 

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