Una mattina entrai in una chiesetta. Ma non fu come le altre volte. Mentre cercavo di raccogliermi, mi parve di udire una voce: “Dammi le redini della tua vita”. Il silenzio attorno a me divenne denso e, stupito dall’irruzione di una tale proposta, cominciai a ripassare la mia vita. Mi sembrò che ogni cosa che avevo fatto fosse stata sempre finalizzata a possedere la mia vita, a gestirla nel migliore dei modi. Ora si trattava di lasciarmi guidare da un Altro e di abbandonare con fiducia i miei programmi nelle mani di un Altro che li avrebbe potuti cambiare. Si trattava di cominciare ad agire non più secondo i miei gusti e le mie convinzioni.

Lentamente l’idea si fece spazio nella mia mente e mi sembrò che la mia vita avrebbe potuto avere una nuova avventurosa svolta. Non ricordo se presi qualche decisione, ma furono le circostanze ad aiutarmi a dare le redini della mia vita a un invisibile “Altro”. E ho visto che quest’Altro non si sbaglia, anche se talvolta seguirlo costa fatica.

Angelo B., Ancona

Tratto da Camminiamo Insieme del 13 dicembre 2015